SCUOLA BASKET ASTI: Lamattina 4, Cartello 9, Perrone 11, Gobbino 13, Reda 2, Atzeni 6, Gottardi 2, Monticone 1, Battaglino 12, Carretto. All.: Carlo Di Gioia, Vice All. Valter Parigi, Dir. Acc: Roberto Perrone

Parziale quarti: (20-15, 15-13, 11-20, 14-17)

 

 

L’under 16 SBA esce sconfitta all’ultimo respiro nel duello per il quarto posto del girone con i coetanei del 5 Pari, dopo una partita vibrante che si è mantenuta punto a punto fino alle battute finali. I ragazzi di Carlo Di Gioia partono subito forte difendendo aggressivi e ripartendo veloci con penetrazioni con scarico che premiano i tiratori dalla media distanza e i lunghi sotto canestro con Perrone e Gobbino autori di pregevoli canestri. I torinesi nonostante le difficoltà iniziali, non demordono e restano attaccati al match circolando con pazienza la palla in attacco alla ricerca di buone soluzioni di tiro anche allo scadere dei 24 secondi (sarà una costante che si ripeterà nel corso della gara). Gli astigiani vanno al riposo sopra di 7, ma al rientro dall’intervallo gli ospiti mettono in campo più intensità e cattiveria agonistica, costringendo i padroni di casa a forzare le soluzioni di tiro e dominando nei rimbalzi offensivi che fruttano canestri preziosi su secondi possessi. L’inerzia della gara cambia e Torino a fine terzo quarto recupera tutto lo svantaggio chiudendo la frazione sul +2. Nell’ultimo tempo la SBA ha un sussulto iniziale che la porta sul 53 a 48, ma gli avversari rientrano prepotentemente in partita grazie al tiro da 3 punti (4 bombe negli ultimi 10 minuti, 8 in tutto il match). Al 39′ il punteggio è di 60 a 59 per gli astigiani, ma le ultime due azioni dei torinesi fruttano due sanguinose triple che si rivelano letali per Battaglino e compagni, incapaci di reagire nei 30 secondi finali. Fattori determinanti per la sconfitta alcune palle perse nei momenti cruciali e la pessima percentuale ai liberi. Se si guarda invece il bicchiere mezzo pieno occorre rimarcare la buona prestazione complessiva, al cospetto di un avversario organizzato e più abituato a giocare finali di gara convulsi mantenendo la necessaria lucidità.