SBA: Campagnoli 3, Bertocci, Maccario 14, Armignacco 6, Amico 15, Carturan, Lupo 11, Zoppi, Smania 4, Raviola (Fede Rav) 10, Cotto 3. All. Carlo di Gioia

Parziale quarti: (18-26, 17-11, 14-15, 13-14)

 

 

Passione, Amore, Condivisione…
Un gruppo di ragazzi quello della Prima Squadra SBA che sta bene insieme, che condivide ore e ore di allenamento settimanali rinunciando anche a possibili svaghi, uniti da amore e passione per la palla a spicchi, cerando di superare i propri limiti e inseguire ogni settimana un obiettivo, un sogno, quello di vincere la partita successiva.
In questo gruppo, che ricordiamo è formato da tutti ragazzi provenienti dal nostro Settore Giovanile, alcuni di questi impegnati ancora oggi in U18, fa parte anche Federico Raviola, 197 cm non più giovanissimo (38 sono le primavere), ma che rincarna perfettamente lo spirito di squadra.
Per lavoro è molte volte fuori Asti, anche e soprattutto estero, le possibilità di allenarsi non coincidono spesso e volentieri con gli impegni lavorativi, ma appena si presenta la possibilità non fa mai mancare il suo apporto durante gli allenamenti, e in partita, come ad esempio l’anno scorso, un venerdì sera, quando arrivò direttamente da Brescia a Vercelli dopo una giornata di lavoro, per aiutare la propria squadra a portare a casa i due punti.
Domenica sera la Sba era di scena a Carmagnola, squadra prima in classifica a pari punti con Fossano e Cus Piemonte. Smania, Cotto, Maccario, Lupo, Campagnoli, Zoppi, Armignacco, Amico, Bertocci, Carturan e Raviola: questi gli 11 giocatori scelti da coach Di Gioia, questi sono i leoni che hanno sbancato il parquet di Carmagnola, alla prima sconfitta interna, terza della stagione. Una SQUADRA che ha lottato e giocato insieme, ha sofferto insieme, e alla fine, ha gioito insieme!
Per ognuno di questi ragazzi c’è una storia dietro, che forse imprezziosisce ancora di più questa vittoria, come ad esempio quella di Nicolò Smania: abbandonata l’attività sportiva due anni fa per problemi fisici che non gli davano pace, oggi recuperata la forma sembra vivere una seconda giovinezza, così come Manuel Maccario, campione U19 Sba/Olimpo, dopo tre anni di lontananza dal parquet oggi nuovamente in campo, anche se ogni giorno la vita da pendolare Asti-Torino non è facile da gestire. Stessa situazione la vive Riccardo Bertocci (2000), impegnato con l’università nel capoluogo torinese. Matteo Campagnoli, al rientro in campo dopo più di un mese di assenza per un brutto infortunio alla caviglia, con la voglia di recuperare il tempo perso e la voglia di spaccare il mondo, tipica di un ragazzo del 2002 con grande energia. Riccardo Amico, anche coach Sba U18 Csi, un giocatore che probabilmente negli anni passati  ha ottenuto in ambito cestistico meno soddisfazioni di quello che meritava, oggi punto di riferimento della squadra, capace di ricoprire più ruoli ed essere sempre determinante. Davide Cotto, due metri e più con un animo buono, d’oro, sempre pronto a dare battaglia in mezzo all’area senza fare una piega, da libro cuore quando due settimane fa, per recuperare un allenamento perso con la squadra maggiore, si allenò  con l’U16, passando il tempo a dare consigli e aiuti ai più giovani. Filippo Lupo (2001), ogni giorno che passa sempre più consapevole dei propri mezzi, decisivo mercoledì a Chieri con U18 Gold e decisivo domenica sera a Carmagnola, allenandosi anche il lunedì, venerdì e sabato (per chi dice che sport e scuola non possono andare a braccetto).
E poi ci sono i più esperti, ragazzi che hanno avuto già diverse esperienze anche in categorie superiori, stiamo parlando di Fabio Carturan e Lorenzo Armignacco. Ragazzi che visto il loro passato si potevano approcciare alla squadra in maniera autoritaria, ma che invece rispecchiano in pieno la mentalità del giocatore al servizio della squadra, portando molte volte un apporto fondamentale ai fini del risultato, ma non visibile nei tabellini finali. Federico Zoppi, 2002, impegnato anche lui nel doppio campionato, n.e. a Carmagnola, ma il primo a incitare i compagni e aiutarli, per poi fare ritorno a casa all’una di notte con lo stomaco ancora vuoto, e la mattina dopo impegnato tra i banchi di scuola, con un rendimento eccellente anche in quel campo. E infine c’è lui, il già citato Federico Raviola, 38 anni e non sentirli, si è inserito nel gruppo con la stessa leggerezza di come si allena stringendo i denti, dovendo sopportare i ritmi alti di gioco imposti dalla gioventù della squadra, ma forse non così adatti a lui, a Carmagnola Mvp indiscusso del match, spiegandola a tutti (10 punti, 8 rimbalzi e determinante con la sua esperienza in difesa).
La cosa più bella, forse, è la foto post partita della SQUADRA in spogliatoio: un gruppo di ragazzi che condivide un amore, una passione, ognuno con la sua storia, ognuno contento per il successo ottenuto, insieme.
Oggi si tornerà in palestra per preparare la trasferta di venerdì sera ad Alba, ma ci sarà anche il tempo, una volta finito l’allenamento, di continuare a festeggiare l’impresa ottenuta a Carmagnola, in quanto il “vecchio” del gruppo omaggierà la squadra con il consueto giro di pizze, quasi a ringraziare i compagni per la vittoria ottenuta e per essere stato l’Mvp dell’incontro. Strano lo sport, o forse no, se è vero che senza l’apporto fondamentale dei suoi compagni non ci sarebbe stata vittoria, non ci sarebbe stato un Mvp Sba, così come la pizza del martedì sera in spogliatoio. Momenti che si vivono durante l’arco di una intera stagione sportiva, e che rimarranno per sempre nei ricordi di ogni persona che ha la fortuna di viverli.
Siamo orgogliosi di Voi Ragazzi, continuate cosi!